A metà di questa nostra vita mortale,
Mi trovai in un bosco oscuro, smarrito
Usciti dal percorso diretto: ed e'en per dire
Non è stato un compito facile, quanto selvaggio e selvaggio
Quella foresta, quanto è robusta e ruvida la sua crescita,
Che solo per ricordare, il mio sgomento
Si rinnova, nell'amarezza non lontano dalla morte.
Ancora a parlare di ciò che c'è di buono che è successo,
Tutto il resto lo racconterò scoperto lì.
Come prima di entrare non so dirlo,
Un tale sonnolento torpore in quell'istante pesa
I miei sensi giù, quando il vero sentiero che ho lasciato,
Ma quando ho raggiunto il piede di una montagna, dove mi sono avvicinato
La valle, che mi aveva trafitto il cuore di terrore,
Ho guardato in alto e ho visto le sue spalle larghe
Già dotato del raggio di quel pianeta,
Che conduce tutti i vagabondi al sicuro in ogni direzione.
Poi c'è stata una piccola tregua alla paura,
Che nei recessi del mio cuore si trovava in profondità,
Tutta quella notte, così pietosamente passata:
E come uomo, con il respiro corto difficile,
Preceduto dal lavoro, "scapeggiato" dal mare alla terraferma,
Si rivolge ai rifiuti pericolosi e si erge
allo sguardo; e'en così il mio spirito, che ancora fallisce
Lottando con il terrore, si voltò a guardare gli stretti,
Che nessuno è passato e vive. Il mio telaio stanco
Dopo una breve pausa riconfortata, di nuovo
Ho viaggiato su quella ripida e solitaria strada,