Il signor Vincenzo, duca di Vienna, è molto preoccupato per la degenerazione dei costumi e la dilagante immoralità dei propri sudditi, che negli ultimi tempi rifuggono persino l'istituzione del matrimonio. Preso dallo sconforto, decide di affidare il governo a un vicario, Angelo, per vedere se sarà o meno in grado di far rispettare le leggi e restituire i giusti costumi alla comunità; quindi finge di partire e si traveste da frate per spiarne l'operato. Prevedibilmente, il vicario si rivelerà da subito incapace di governare con equità e giustizia, troppo attaccato ai cavilli legali e travolto dalle stesse passioni che dovrebbe eradicare; e a pagarne le amare conseguenze saranno proprio i giusti e i virtuosi della città.
William Shakespeare (1564 — 1616) è considerato il più importante scrittore e drammaturgo inglese.
Molto prolifico nei suoi 25 anni di attività poetica, scrisse 37 testi teatrali, 154 sonetti e una serie di altri poemi. Sia nelle tragedie che nelle commedie riuscì a coniugare il gusto popolare dell'epoca con una caratterizzazione ampia dei personaggi e una poetica raffinata che incontrava il favore delle classi più alte.
Tra i titoli più celebri e ampiamente trasposti ricordiamo “Romeo e Giulietta” (1597), “Il mercante di Venezia” e “Sogno di una notte di mezza estate” (1600), “Amleto” (1603), “Macbeth” (1606).