Sedici anni di lavoro e cinque stesure per uno dei racconti più belli di Honoré de Balzac. Una riflessione profonda e semplice al tempo stesso sul senso dell'arte e sulla sua valenza estetica, una narrazione sospesa fra la visione e la sua impossibilità, con una conclusione modernissima che anticipa di alcuni decenni i grandi rivolgimenti dell'arte contemporanea e le sue preoccupazioni formali. Un intreccio felice fra sentimento e ragione, amore e urgenza espressiva.