Chi è Argow? Un marinaio. Un marinaio ribelle. Nella sua prima vita si è messo a capo di un manipolo di suoi compari e si è ammutinato. È diventato un pirata. Nella sua seconda vita cerca il riscatto sociale. Ma ci può essere un delitto senza un castigo? Non ci sono giustificazioni per i suoi crimini. A nessuno interessa che la sua vera indole sia un’altra. Che è stanco di fuggire. È un malfattore e come tale va giudicato e condannato.
“Argow il pirata” è la prima opera in cui si intravede lo spessore dell’autore di “La Commedia umana” e di “Papà Goriot”. Balzac comincia qui l’introspezione dei caratteri umani, ne traccia un primo affresco. Charles Baudelaire, a proposito delle sue opere, diceva: “Tutti i suoi personaggi sono dotati dell’ardore vitale di cui era animato lui stesso. Tutte le sue finzioni sono tanto profondamente colorate quanto i sogni.” Ecco, Argow si può leggere come un sogno.