«I tuoi occhi verdi mi fissano affamati. Ti lecchi le grandi labbra screpolate, premendole improvvisamente forte sulle mie, prendendole d’attacco. Mi baci con crescente passione. Cambio posizione, prendo a palparti i seni, più piccoli e sodi. Vorrei stuzzicarti con la lingua i capezzoli, i piercing freddi che ti sei fatta mettere qualche mese fa. Si abbinano magnificamente con l’orecchino in metallo che hai all'orecchio sinistro. Fai scivolare le labbra verso il basso. Mi agguanti il mento e poi mi baci il collo. Io, mugolando e gemendo, comincio a chiederti di più. Voglio che tu mi tolga le mutandine, ormai davvero bagnate, che mi affondi le tue piccole dita nella vulva. Anche se sto sanguinando. Oppure proprio perché sto sanguinando. Sono incredibilmente eccitata. Voglio che inizi a muoverle lenta dentro di me, e poi sentire che ne aggiungi un'altra e un'altra ancora. Meno male che hai portato un vecchio asciugamano che non ho paura di sporcare, e delle salviettine umidificate».
Dolcezza, rosso, sangue. Una serata che celebra la carnalità e la passione e che inizia già fuori dalla porta dell'appartamento condiviso dalle due amanti e partner, protagoniste di questo racconto. Il desiderio sfrenato non sarà che alimentato dalle forti emozioni che spesso accompagnano il periodo delle mestruazioni.
Victoria Październy è un'autrice di racconti erotici queer. Si concentra sui suoi personaggi. L'emotività e la notevole sensibilità appaiono accanto a passaggi forti e carnali. Le storie sono ambientate nella realtà della vita ordinaria e quotidiana. Il forte desiderio si mescola alla realtà che circonda i personaggi.